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Ri-nascere

Immagine del redattore: Miriam CoppolaMiriam Coppola


Cara insicurezza, come va? Non ti ho mai parlato realmente ho sempre cercato di nasconderti come se non fossi parte di me, eppure mi hai accompagnato in tutti questi anni, in ogni cosa che facevo scuola, lavoro, casa, tutto.


Non ti ho mai parlato, ne ho sempre avuto timore, nascondendoti avevo l'impressione di superarti, andare avanti, ma non funziona così, ora l'ho capito. È come le paure se non le affronti non le riesci a superare e ad andare avanti. Allora ti ho preso, ti ho guardato in faccia. Sei grandissima e molto sicura di te, mi hai intrappolata nel tuo lungo abbraccio e ora è difficile staccarsene. Ho alzato gli occhi e ti ho fissato come per dire "Non puoi più tenermi legata." Ma ho fallito o almeno così pensavo. È stato difficile, una delle cose più difficili per me, guardarti e sfidarti ma ho fatto tanti respiri profondi, piano piano "inspira, espira" e ho combattuto. È stata dura, ero sfinita, volevo solo crollare, ma ci ho provato e ci sono riuscita. Avrei voluto abbandonarmi a te, sarebbe stato più semplice lo ammetto, scappare e rinchiudermi nelle tue enormi braccia, ma dovevo farlo, dovevo lasciarti andare. Solo per un po', almeno per un po'.


Sei rimasta per tutto il tempo li come se aspettassi che ritornassi nelle tue braccia, anche tu non te lo aspettavi. Ho combattuto e ho vinto.


La strada è lunga, ma mia cara insicurezza resta al mio fianco se vuoi, non rinchiudermi nei tuoi abbracci, ma diventa con me la mia fonte di sicurezza.

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