Imprevisto: agg. e s. m. comp. [Di in- e previsto, part. pass. Di prevedere.] 1. agg. non previsto, che giunge quindi inaspettato o di sorpresa: ho dovuto far fronte a spese impreviste; ci sono impreviste complicazioni. 2. s.m. Ciò che non è previsto; fatto o circostanza che non è possibile prevedere: essere attratto dall’imprevisto; in caso d’imprevisti, telefonami; salvo imprevisti, sarò di ritorno domani sera.
Vi capita mai di voler così tanto tenere sotto occhio tutto ciò che vi circonda, le azioni vostre e quelle degl_ altr_, da rimanere terrorizzat_ poi quando succede un imprevisto?
Beh la mia vita fino a pochi mesi fa era esattamente così, tenevo aggrappato tutto, provavo ad avere il controllo di tutto, delle emozioni, delle sensazioni, del lavoro, degli studi, di tutto, come se solo così potessi andare avanti, solo così potessi vivere. Fino a quando l’imprevisto non ha cambiato tutto.
Le carte in tavola erano completamente stravolte, tutto ciò in cui credevo non c’era più, tutte le certezze che pensavo di possedere, che tenevo strette nelle mie mani erano solo finzione della mia mente. Le mie mani erano vuote e io non possedevo nulla.
Tutto intorno a me crollava e io non riuscivo a capire a cosa potessi aggrapparmi per rimanere stabile e non crollare anche io, ma poi ho capito che crollare, toccare il fondo era il solo modo per darsi la spinta verso l’alto e ricominciare. È così è stato.
Sono caduta, sono crollata, ho toccato il fondo, avevo paura di non risalire ma allo stesso tempo era sempre più facile non combattere e restare lì inerme, in quel dolore, in quella certezza dell’incertezza, aggrapparsi al nulla, restare sdraiati con gli occhi chiusi e respirare con la speranza che forse qualcun_ potesse venire a salvarmi, senza però essere sicura di voler essere salvata.
Ma poi ho aperto gli occhi e non c’era nessun_, c’ero solo io, quindi l’unica cosa che potevo fare era sopravvivere oppure rialzarmi, con tutte le mie forze, aggrapparmi solo ed esclusivamente a me, e urlare di esserne capace, di essere in grado di vivere.
La strada è ancora lunga, ma il buio pian piano inizia a scomparire e sto lasciando andare.
Lascio andare, non voglio più nulla avere sotto il mio controllo, altrimenti con un niente tutto vola via e io non so più come ricompormi. Lascio andare e se le cose devono restare resteranno, altrimenti le perderò con la consapevolezza che non tutto viene via con noi, ma che comunque ci hanno donato qualcosa.
Prima avevo paura degli imprevisti, perché creavano cambiamento e siamo sinceri il cambiamento fa sempre molta paura, ma forse è solo cambiando le carte in tavola che si riesce a capire davvero chi si è e quanto si è forti.
Io sto imparando a vivere e a lasciare andare, alle volte tentenno, ma ci sto provando davvero.
Photo: Coordinate Coontemporanee, Accademia Svelata 2022, riTROVO
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